Perché dotare la propria impresa di un codice antitrust?

ll Diritto Antitrust è costituito dal complesso di norme europee e nazionali volte a garantire la tutela della libera concorrenza sul mercato, impedendo che le imprese già presenti stabilmente su un determinato segmento economico si accordino tra di loro o abusino individualmente della propria posizione di potere in termini commerciali o produttivi, con l’effetto di falsare il “gioco” della libera concorrenza a svantaggio dei concorrenti e dei consumatori.
Le imprese e le associazioni di imprese operanti nell’Unione Europea e nello spazio economico europeo sono soggette alle norme del Trattato istitutivo della Comunità Europea in materia di tutela della concorrenza (si veda, in particolare, artt. 101 e 102 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea). In Italia la materia è regolata dalla legge 287/1990 (Legge antitrust).
Sempre più imprese stanno scegliendo di dotarsi di un codice antitrust ovverosia di uno strumento che definisca in maniera chiara le azioni o i comportamenti che possono essere in contrasto con la normativa in materia di tutela della concorrenza. Compito del Codice aziendale antitrust è, quindi, quello di identificare le aree di attività dove è possibile che si verifichino eventuali violazioni della disciplina normativa in materia di tutela della concorrenza al fine di prevenirle e consentire interventi correttivi da parte della direzione.
La prevenzione di condotte in violazione della concorrenza e l’adozione di strumenti correttivi evitano conseguenze gravi per l’azienda.
I funzionari della Commissione europea e l’Autorità italiana (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), infatti, sono incaricati di indagare e punire le violazioni della normativa antitrust. In particolare, laddove ravvisino violazioni possono irrogare sanzioni amministrative pecuniarie che possono arrivare fino al 10% del fatturato consolidato dell’impresa.
Le imprese possono, inoltre, subire ulteriori conseguenze negative a seguito della realizzazione di condotte in violazione delle norme antitrust:
  1. nullità dei contratti e degli accordi posti in essere in violazione della normativa antitrust;
  2. risarcimento dei danni causati ai clienti o ai concorrenti che possano aver subito un danno diretto e/o indiretto in seguito a una condotta vietata ai sensi della disciplina antitrust;
  3. danno all’immagine dell’impresa;
  4. possibile impatto negativo sulle quotazioni dei titoli negoziati in mercati regolamentati.



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Pubblicato in Antitrust.