I reati tributari nel catalogo 231

Lo scorso 24 dicembre è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge 19 dicembre 2019, n. 157 (la cui entrata in vigore è prevista per il giorno successivo a quello della pubblicazione), che ha convertito con emendamenti il d.l. 26 ottobre 2019, n. 124, recante "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili".

Tra le principali novità si segnala l’ampliamento del catalogo dei reati presupposto della responsabilità degli enti ex d.lgs. 231/2001 con l’inserimento dei reati tributari all’art. 24 quaterdecies.
Inizialmente, invero, il decreto fiscale aveva previso l’inserimento del solo reato di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” (art. 2 D.Lgs. n. 74/2000). In sede di conversione, il novero dei reati è stato esteso anche alla dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3), all’emissione di fatture per operazioni inesistenti (art. 8), all’occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10) e alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11).

Alla luce di queste rilevanti novità normative si rende, quindi, necessaria la revisione dei modelli organizzativi onde mappare il rischio di verificazione dei predetti reati e le procedure da attuare per prevenirne le realizzazione da parte dell’ente.



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Pubblicato in Modello 231.