Si segnalano alcune raccomandazioni (Comunicato) predisposte dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (UIF) in materia di antiriciclaggio nell’attuale situazione di emergenza sanitaria.
Il timore è l'esposizione del sistema economico-finanziario a rilevanti rischi derivanti da possibili comportamenti illeciti.
In particolare, l’UIF evidenzia un pericolo di truffe, di fenomeni corruttivi e di usura legato all’indebolimento economico di famiglie ed imprese.
Le predette raccomandazioni sono rivolte soprattutto ad intermediari, richiedendo loro prudenza e attenzione al fine di prevenire eventuali fenomeni di criminalità finanziaria durante tutto il periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19.
A tali soggetti, che coincidono con quelli della normativa antiriciclaggio di cui al D.Lgs. 231/2007, è richiesto un impegno ulteriore nell’intercettazione e nella segnalazione all’UIF delle operazioni sospette “SOS” (ai sensi degli artt. 10 e 35 del D.Lgs. 231/2007, al fine di consentire gli opportuni approfondimenti e indagini), anche tramite l’analisi di indicatori di anomalia che l’UIF ha elencato nel suddetto Comunicato e che potrebbero denotare l’esistenza di un rischio di infiltrazione criminale connesso all’emergenza sanitaria in essere.
In particolare gli indicatori di anomalia riguardano tre aree di rischio:
Il timore è l'esposizione del sistema economico-finanziario a rilevanti rischi derivanti da possibili comportamenti illeciti.
In particolare, l’UIF evidenzia un pericolo di truffe, di fenomeni corruttivi e di usura legato all’indebolimento economico di famiglie ed imprese.
Le predette raccomandazioni sono rivolte soprattutto ad intermediari, richiedendo loro prudenza e attenzione al fine di prevenire eventuali fenomeni di criminalità finanziaria durante tutto il periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19.
A tali soggetti, che coincidono con quelli della normativa antiriciclaggio di cui al D.Lgs. 231/2007, è richiesto un impegno ulteriore nell’intercettazione e nella segnalazione all’UIF delle operazioni sospette “SOS” (ai sensi degli artt. 10 e 35 del D.Lgs. 231/2007, al fine di consentire gli opportuni approfondimenti e indagini), anche tramite l’analisi di indicatori di anomalia che l’UIF ha elencato nel suddetto Comunicato e che potrebbero denotare l’esistenza di un rischio di infiltrazione criminale connesso all’emergenza sanitaria in essere.
In particolare gli indicatori di anomalia riguardano tre aree di rischio:
- la gestione dell’emergenza sanitaria: (a) possibili truffe nel settore della fornitura e dei servizi più direttamente collegati al contrasto del Covid-19; (b) possibili fenomeni corruttivi nell’ambito degli affidamenti per l’approvvigionamento delle forniture e dei servizi necessari all’attività di assistenza e ricerca; (c) possibili meccanismi fraudolenti connessi con la raccolta di fondi, anche on-line a favore di fittizie organizzazioni non profit;
- le situazioni di difficoltà finanziaria determinate dal prolungato periodo di lockdown: possibili infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali per svolgere attività illecite ( usura, rilevare imprese in crisi con finalità di riciclaggio, ecc).
- le attività a distanza (on-line): in conseguenza del maggior utilizzo di sistemi informatici e di pagamento digitali, è concreto il rischio che tali mezzi possano essere impiegati, per esempio, per truffe on-line, per reati informatici in danno di singoli utenti ovvero di imprese o enti (per es. fenomeni di phishing o attacchi ransomware connessi a richieste di riscatto in valute virtuali) ed anche per spaccio di sostanze stupefacenti .