Reati fiscali: fatture emesse relativamente ad operazioni inesistenti – Corte di Cassazione, sez. III penale, sentenza n. 20901/20

La sentenza in commento merita attenzione in quanto affronta la spinosa questione del significato di “fatture emesse per operazioni inesistenti”.

Questi in breve i termini della vicenda.
Il GIP rigettava la richiesta di sequestro preventivo avanzata dal P.M. nell’ambito di un procedimento penale a carico di un legale rappresentante di una società per fatture emesse relativamente ad operazioni inesistenti, al fine di evadere l’IVA.
L’ordinanza del GIP veniva confermata anche dal Tribunale, che rigettava l’appello proposto dall’Accusa.
Avverso tale ultimo provvedimento proponeva ricorso per cassazione il pubblico ministero, lamentando l’erronea interpretazione della nozione di fattura emessa per operazioni inesistenti.

La Cassazione, ritenendo infondato il ricorso, chiarisce la nozione normativamente corretta di fattura inesistente, precisando che per fatture inesistenti sono da intendersi quelle relative ad operazioni con soggetti diversi da quelli effettivi, ossia quei soggetti che non hanno preso parte all’operazione e sono invece indicati nel documento.

Gli effetti del principio richiamato nella citata sentenza possono avere ricadute anche in materia di responsabilità amministrativa dell’ente.
Come noto, il legislatore con il D.L. n. 124/2019 (convertito con la legge di n. 157/2019) ha previsto l’inserimento dell’art. 25-quinquiesdecies nel D.Lgs. n. 231/2001, andando così ad aggiungere gli illeciti in materia tributaria nel catalogo dei reati presupposto della responsabilità dell’ente.
L’introduzione dei reati tributari, fino ad oggi esclusi, nel D.Lgs. n. 231/2001 porta inevitabilmente alla necessità di implementare presidi di controllo che siano in grado di contrastare ovvero mitigare il rischio di commissione di tali illeciti.

Occorre, pertanto, riconsiderare l’attività di risk assessment e di valutazione dei processi sensibili correlati, al fine di individuare le attività a rischio reato anche alla luce delle interazioni con le fattispecie di reato già esistenti, implementando un processo di gestione della tax governance aziendale.



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Pubblicato in Modello 231, Sentenze.