Lo scorso 4 novembre è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2018/1673/UE sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale adottata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo il 23 ottobre 2018.
Il decreto, in particolare, prevede un ampliamento del campo di applicazione dei reati di cui agli artt. 648, 648 bis, 648-ter, 648 ter1 c.p. ricomprendendo tra i reti presupposto anche i delitti colposi e le contravvenzioni.
Si tratta di una novità destinata ad avere importanti ripercussioni anche sulla responsabilità degli enti ex decreto legislativo 231/2001 dal momento che le predette fattispecie rientrano, ai sensi dell'art. 25 octies, nel novero del catalogo dei reati presupposto.
Prima dell'approvazione del decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria, come noto, i reati di cui agli artt. 648, 648 bis, 648-ter, 648 ter 1 c.p. potevano essere realizzati soltanto se l'oggetto della ricettazione/riciclaggio proveniva da un delitto doloso. Ora, invece, il reato presupposto può essere anche contravvenzionale e colposo con conseguente rideterminazione anche degli ambiti di responsabilità dell'ente.
Recepimento in Italia delle direttive 2018/1673/UE: estensione dell’area di applicazione dei reati di ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio e di reimpiego
Pubblicato in Modello 231.